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Tra deperimento del pino silvestre e rischio incendi: come attuare una selvicoltura adattativa per rendere le foreste alpine più resilienti

SylvAFoRes (Selvicoltura Adattativa per una Foresta Resiliente) è un progetto Interreg ALCOTRA Italia-Francia che mira ad aumentare la resilienza delle foreste ai cambiamenti climatici.

Nelle Alpi occidentali i fenomeni di deperimento, in particolare del pino silvestre, così come gli incendi, sono minacce attuali, che rischiano di limitare fortemente i servizi ecosistemici offerti dalle foreste locali: il progetto intende studiarli, proponendo protocolli comuni di analisi e monitoraggio oltre a buone pratiche gestionali condivise.

Compagnia delle Foreste ha realizzato un breve video dedicato al progetto, coinvolgendo i partner dell’Università di Torino, del Consorzio Forestale Alta Valle Susa e dell’Office National des Forêts francese.

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“Il progetto SylvAFoRes lavora allo sviluppo di algoritmi che utilizzano sensori satellitari per creare delle mappe di deperimento attuale e potenziale”, spiega nel video Davide Ascoli dell’Università di Torino, “si progettano anche protocolli di monitoraggio, come ad esempio il Deperis, che consente di valutare le singole chiome e capire lo stato di deperimento di ogni albero. Si studiano soluzioni di selvicoltura prossima alla natura, come diradamenti selettivi, tagli a scelta colturale o il fuoco prescritto, che diminuisce l'infiammabilità dei boschi. Ci si occupa anche di facilitazione della rinnovazione di specie che sono più adattate al cambiamento climatico e costituiscono quindi il futuro delle nostre foreste”.

Nel video Elie Garet dell’Office National des Forêts illustra un taglio fitosanitario realizzato in Francia, volto ad eliminare i pini silvestri deperienti o morti per valorizzare il legno ma soprattutto per dare spazio alla roverella e ad altre specie che si rinnovano spontaneamente.

Cristian Accastello ed Evelyn Momo del Consorzio Forestale Alta Valle Susa illustrano invece un viale tagliafuoco attivo verde, realizzato per diminuire il rischio di propagazione incontrollata di incendi in un’area a rischio e per supportare eventuali azioni di lotta attiva.

“I pericoli naturali come il deperimento, le valanghe e gli incendi non conoscono confini”, conclude Davide Ascoli. “Da qui nasce l'esigenza di progetti come SylvAFoRes, in grado di avvicinare culture differenti, come quella francese e quella italiana, che sanno dialogare, scambiare buone pratiche e trovare soluzioni condivise per il problema comune della crisi climatica”.

Il video è stato dedicato ad Alberto Dotta, storico Direttore del Consorzio Forestale Alta Val Susa, recentemente scomparso, che ha contribuito in modo sostanziale al progetto SylvAFoRes e all'implementazione di pratiche selvicolturali innovative nel suo territorio. 

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Il video di SylvAFoRes

Il video è disponibile sul canale Youtube di Compagnia delle Foreste, con sottotitoli in italiano, francese e inglese:

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